Consigli per ottimizzare il checkout di un e-commerce.
Per migliorare il tasso di conversione degli e-commerce è bene ottimizzare la fase di check-out, perché è quella che trasforma i visitatori del sito in veri e propri clienti.Secondo varie ricerche, quasi il 70% degli utenti di un’e-commerce abbandona il carrello prima di concludere l’ordine perché il check-out è troppo lungo, con passaggi intermedi spesso complicati o non necessari.Per non rendere inutile e inefficace il lavoro di marketing svolto per fare arrivare i potenziali clienti sul sito, è bene ottimizzare l’esperienza di check-out, seguendo queste semplici regole:Rendere facoltativa la creazione di un account: una scelta saggia può essere inserire la possibilità del guest check-out oppure dare l'opportunità di registrarsi solo dopo aver concluso l’ordine, in modo da velocizzare gli acquisti futuri.Ottimizzare il check-out per i dispositivi mobile: varie statistiche mostrano che le persone navigano molto più da smartphone che da desktop e che la tendenza ad acquistare da essi è in aumento (dal 52,4% al 72,9%), perciò è bene ottimizzare il check-out per i dispositivi mobile, rimuovendo potenziali barriere nel percorso di acquisto dell’utente.Migliorare il copy e il microcopy: i pulsanti, i vari form e messaggi di benvenuto, il menu, la pagina 404, ecc. sono elementi da considerare per incoraggiare e rassicurare gli utenti.Offrire diversi metodi di pagamento: Stripe e PayPal sono solo due dei possibili metodi che accettano quasi tutte le carte di credito, ma non bisogna dare per scontato altre modalità di pagamento come il classico contrassegno. L'importante è che i clienti possano trovare il proprio metodo di pagamento preferito.Informare i clienti riguardo i costi da sostenere: la pagina di check-out per e-commerce deve includere tutti i costi che i clienti dovranno sostenere (spese di spedizione, imposte), per essere chiari e trasparenti ed evitare spiacevoli sorprese.Rassicurare i clienti sulla sicurezza delle transazioni: protocollo HTTPS, badge di sicurezza di software anti-malware conosciuti e loghi di marchi che garantiscono la sicurezza nei pagamenti fanno in modo che gli utenti possano fidarsi di inserire i dettagli delle loro carte di pagamento e concludere l’ordine.Mostrare l’avanzamento nella procedura di acquisto: inserire una time line può aiutare a capire quanti altri passaggi sono necessari alla conclusione della procedura di checkout.Non dimenticare di ringraziare: dopo aver terminato l'acquisto con un messaggio personalizzato e con una mail a seguire, in modo da trasmettere valore e costruire una relazione duratura con il cliente.E se una volta messe in campo queste strategie gli utenti continuano ad abbandonare il carrello prima di concludere l’acquisto, si può sfruttare l’e-mail marketing (es. promemoria riguardo il carrello abbandonato o sconti speciali per invogliare l'acquisto) oppure sviluppare una strategia di retargeting con Google Ads e i social media.
Per migliorare il tasso di conversione degli e-commerce è bene ottimizzare la fase di check-out, perché è quella che trasforma i visitatori del sito in veri e propri clienti.
Secondo varie ricerche, quasi il 70% degli utenti di un’e-commerce abbandona il carrello prima di concludere l’ordine perché il check-out è troppo lungo, con passaggi intermedi spesso complicati o non necessari.
Per non rendere inutile e inefficace il lavoro di marketing svolto per fare arrivare i potenziali clienti sul sito, è bene ottimizzare l’esperienza di check-out, seguendo queste semplici regole:
- Rendere facoltativa la creazione di un account: una scelta saggia può essere inserire la possibilità del guest check-out oppure dare l'opportunità di registrarsi solo dopo aver concluso l’ordine, in modo da velocizzare gli acquisti futuri.
- Ottimizzare il check-out per i dispositivi mobile: varie statistiche mostrano che le persone navigano molto più da smartphone che da desktop e che la tendenza ad acquistare da essi è in aumento (dal 52,4% al 72,9%), perciò è bene ottimizzare il check-out per i dispositivi mobile, rimuovendo potenziali barriere nel percorso di acquisto dell’utente.
- Migliorare il copy e il microcopy: i pulsanti, i vari form e messaggi di benvenuto, il menu, la pagina 404, ecc. sono elementi da considerare per incoraggiare e rassicurare gli utenti.
- Offrire diversi metodi di pagamento: Stripe e PayPal sono solo due dei possibili metodi che accettano quasi tutte le carte di credito, ma non bisogna dare per scontato altre modalità di pagamento come il classico contrassegno. L'importante è che i clienti possano trovare il proprio metodo di pagamento preferito.
- Informare i clienti riguardo i costi da sostenere: la pagina di check-out per e-commerce deve includere tutti i costi che i clienti dovranno sostenere (spese di spedizione, imposte), per essere chiari e trasparenti ed evitare spiacevoli sorprese.
- Rassicurare i clienti sulla sicurezza delle transazioni: protocollo HTTPS, badge di sicurezza di software anti-malware conosciuti e loghi di marchi che garantiscono la sicurezza nei pagamenti fanno in modo che gli utenti possano fidarsi di inserire i dettagli delle loro carte di pagamento e concludere l’ordine.
- Mostrare l’avanzamento nella procedura di acquisto: inserire una time line può aiutare a capire quanti altri passaggi sono necessari alla conclusione della procedura di checkout.
- Non dimenticare di ringraziare: dopo aver terminato l'acquisto con un messaggio personalizzato e con una mail a seguire, in modo da trasmettere valore e costruire una relazione duratura con il cliente.
E se una volta messe in campo queste strategie gli utenti continuano ad abbandonare il carrello prima di concludere l’acquisto, si può sfruttare l’e-mail marketing (es. promemoria riguardo il carrello abbandonato o sconti speciali per invogliare l'acquisto) oppure sviluppare una strategia di retargeting con Google Ads e i social media.