Le cinque parole chiave per vincere la sfida dell’efficienza produttiva ed energetica
Quando parliamo di efficienza produttiva ed energetica non ci riferiamo solamente al momento in cui viene avviata la produzione. L’efficienza è garantita grazie alla messa in campo di una serie di strumenti strategici che possiamo individuare tramite 5 parole chiave.1) Digitalizzazione come atteggiamento culturale di base.
Elemento essenziale per il progresso e fondamentale requisito, l’innovazione digitale deve inserirsi come base di partenza dell’ottimizzazione dei processi aziendali. Pensiamo alla digitalizzazione come ad uno strumento di risoluzione di problematiche reali e specifiche di tipo organizzativo e produttivo, oltre che per finalità di marketing.In Industria 4.0 la digitalizzazione si spinge oltre e permette di mettere in condizione macchine e apparati di comunicarci informazioni, fornendo di conseguenza la soluzione a problematiche quali: - gestire l’imponente quantità di dati, facendo in modo che siano le informazioni a raggiungerci grazie a modelli di visualizzazioni di dati puntuali e leggibili, permettendo, solo dove richiesto, di andare anche in profondità;
- acquisire piattaforme standard non conformate alle reali necessità di processo aziendale. Pensare e approcciare in digitale il processo produttivo, - dalla rilevazione di dati dagli impianti fino alla loro analisi ed utilizzo, aiuta a implementare piattaforme standard o sviluppare ambienti totalmente customizzati;
- dissociare il costo della digitalizzazione dal reale beneficio. La digitalizzazione di processi evita fermi non programmati, evita rallentamenti non considerati come costo, evita scarti di produzione e non conformità. Si potrà quindi monitorare tale reale beneficio sviluppando ulteriori migliorie. 2) Analisi puntuale degli aspetti da migliorare.
Se digitalizzare i processi permette di raccogliere sempre più informazioni utili, essi hanno valore solo se analizzati.
Per questo è fondamentale per lo sviluppo, pensare ai processi produttivi, organizzativi, procedurali e comunicativi come qualcosa in costante evoluzione, sempre migliorabile. A questo scopo sarà utile mettere a confronto l’analisi dei sistemi interni e gli input dal mondo esterno. 3) Confronto.
Inserire nelle aziende il metodo e l’intelligenza di professionalità che contribuiscano a trovare soluzioni a problemi reali e cercare un confronto costante per impostare un progressivo e continuo sviluppo.4) Sostenibilità economica ed ambientale.
L’innovazione reale è quella possibile nel breve, medio e lungo periodo. Ogni intervento deve perciò essere accompagnato da un preciso documento di analisi costi-benefici sia economici che ambientali. Già da tempo, e ancora di più in un futuro prossimo, i clienti delle nostre aziende, di qualunque natura essi siano, non potranno più prescindere dai requisiti di sostenibilità ambientale, le cui istanze sempre più profondamente trovano spazio nelle coscienze di tutti gli abitanti del pianeta.
D’altro canto esistono molteplici fonti di finanziamento ai reali interventi di miglioramento dell’efficienza energetica, produttiva e ambientale.5) Professionalità
Chi fa impresa sa bene che lo scambio basato sulla reciproca fiducia, sia tra le risorse interne che verso le esterne, è una scienza difficile ma tremendamente necessaria.
Un’organizzazione produttiva stabile e ben funzionante è il risultato di complesse attività che sono svolte da persone che, per definizione, devono godere della fiducia dei loro collaboratori. La misura della fiducia è un dato oggettivo: la professionalità.
“Interdipendenza“ sarà uno dei concetti chiave del modo di concepire e vivere delle aziende del presente e del futuro, laddove vi saranno vere e proprie rivoluzioni dovute all’ingresso dell’AI (Intelligenza Artificiale) e della robotica che potranno evolversi in forme sempre più di natura androide. Queste istanze che oggi sembrano essere prerogativa di grandi organizzazioni, sono in realtà già più vicine di quanto si pensi e adattabili ad aziende di qualunque natura e dimensione, dal manifatturiero ai servizi.
Quando parliamo di efficienza produttiva ed energetica non ci riferiamo solamente al momento in cui viene avviata la produzione. L’efficienza è garantita grazie alla messa in campo di una serie di strumenti strategici che possiamo individuare tramite 5 parole chiave.
1) Digitalizzazione come atteggiamento culturale di base.
Elemento essenziale per il progresso e fondamentale requisito, l’innovazione digitale deve inserirsi come base di partenza dell’ottimizzazione dei processi aziendali. Pensiamo alla digitalizzazione come ad uno strumento di risoluzione di problematiche reali e specifiche di tipo organizzativo e produttivo, oltre che per finalità di marketing.
In Industria 4.0 la digitalizzazione si spinge oltre e permette di mettere in condizione macchine e apparati di comunicarci informazioni, fornendo di conseguenza la soluzione a problematiche quali:
- gestire l’imponente quantità di dati, facendo in modo che siano le informazioni a raggiungerci grazie a modelli di visualizzazioni di dati puntuali e leggibili, permettendo, solo dove richiesto, di andare anche in profondità;
- acquisire piattaforme standard non conformate alle reali necessità di processo aziendale. Pensare e approcciare in digitale il processo produttivo, - dalla rilevazione di dati dagli impianti fino alla loro analisi ed utilizzo, aiuta a implementare piattaforme standard o sviluppare ambienti totalmente customizzati;
- dissociare il costo della digitalizzazione dal reale beneficio. La digitalizzazione di processi evita fermi non programmati, evita rallentamenti non considerati come costo, evita scarti di produzione e non conformità. Si potrà quindi monitorare tale reale beneficio sviluppando ulteriori migliorie.
2) Analisi puntuale degli aspetti da migliorare.
Se digitalizzare i processi permette di raccogliere sempre più informazioni utili, essi hanno valore solo se analizzati.
Per questo è fondamentale per lo sviluppo, pensare ai processi produttivi, organizzativi, procedurali e comunicativi come qualcosa in costante evoluzione, sempre migliorabile. A questo scopo sarà utile mettere a confronto l’analisi dei sistemi interni e gli input dal mondo esterno.
3) Confronto.
Inserire nelle aziende il metodo e l’intelligenza di professionalità che contribuiscano a trovare soluzioni a problemi reali e cercare un confronto costante per impostare un progressivo e continuo sviluppo.
4) Sostenibilità economica ed ambientale.
L’innovazione reale è quella possibile nel breve, medio e lungo periodo. Ogni intervento deve perciò essere accompagnato da un preciso documento di analisi costi-benefici sia economici che ambientali. Già da tempo, e ancora di più in un futuro prossimo, i clienti delle nostre aziende, di qualunque natura essi siano, non potranno più prescindere dai requisiti di sostenibilità ambientale, le cui istanze sempre più profondamente trovano spazio nelle coscienze di tutti gli abitanti del pianeta.
D’altro canto esistono molteplici fonti di finanziamento ai reali interventi di miglioramento dell’efficienza energetica, produttiva e ambientale.
5) Professionalità
Chi fa impresa sa bene che lo scambio basato sulla reciproca fiducia, sia tra le risorse interne che verso le esterne, è una scienza difficile ma tremendamente necessaria.
Un’organizzazione produttiva stabile e ben funzionante è il risultato di complesse attività che sono svolte da persone che, per definizione, devono godere della fiducia dei loro collaboratori. La misura della fiducia è un dato oggettivo: la professionalità.
“Interdipendenza“ sarà uno dei concetti chiave del modo di concepire e vivere delle aziende del presente e del futuro, laddove vi saranno vere e proprie rivoluzioni dovute all’ingresso dell’AI (Intelligenza Artificiale) e della robotica che potranno evolversi in forme sempre più di natura androide. Queste istanze che oggi sembrano essere prerogativa di grandi organizzazioni, sono in realtà già più vicine di quanto si pensi e adattabili ad aziende di qualunque natura e dimensione, dal manifatturiero ai servizi.