Le smart technologies che digitalizzano il metodo di lavoro
La multimedialità della comunicazione ha posizionato l’utilizzo degli smartphone al primo posto tra i canali predominanti negli ambienti di lavoro. Già Google aveva rilevato che le ricerche da dispositivi mobili hanno superato quelle da desktop.
Anche l’ambiente di lavoro degli italiani sta subendo mutazioni legate all’evoluzione delle soluzioni tecnologiche. Questo fenomeno viene confermato dalla ricerca* condotta da Avande e Digital4 sul ruolo delle smart technologies all’interno delle aziende. Una tecnologia può essere definita smart quando permette connessioni con uno o più dispositivi, come ad esempio smart TV, smartphone, fino alle smart city, città in cui innovazione e condivisione sono incentivate.
La ricerca ha rilevato che le applicazioni mobile stanno modificando le abitudini dei lavoratori, che vedono nello smart working lo strumento irrinunciabile per una maggiore efficienza nelle attività di business e decision making:_Nel 92% dei casi è l’email la soluzione predominante nello scambio di dati, seguita dalle piattaforme Cloud nel 44%.
_Lo smartphone, per il 78% degli intervistati, è lo strumento prediletto per il lavoro.
_I computer desktop sono ancora utilizzati nel 74% delle aziende partecipanti.
_Il 45% dei partecipanti alla survey sta pensando di introdurre innovazioni tecnologiche e il 38% delle aziende intervistate pensa che le smart technologies aumenteranno i ricavi già dall’anno successivo all’investimento.
_Solo il 34% dei manager predilige il laptop come device per le proprie attività di business, mentre i responsabili IT ritengono ci sia un margine di crescita intorno ai PC portatili preferendoli ad altri dispositivi.Dalla ricerca è evidente la necessità di condividere dati con i propri collaboratori facendo delle smart technologies un mezzo fondamentale per garantire ai lavoratori un ambiente di lavoro dinamico ed efficiente.
Tuttavia queste tecnologie non sostituiscono completamente il meeting di persona, che rimane la forma di riunione preferita per il 94% degli intervistati seguito dal 55% che predilige le conference call.
Le aziende italiane stanno sempre più tendendo al digital workplace per affrontare l’evoluzione e stare al passo con i cicli del mercato. Investire in smart technologies si traduce in un miglioramento della customer experience, della soddisfazione dei lavoratori e, di conseguenza, dei ricavi aziendali. * La ricerca è stata condotta tra dicembre 2015 e gennaio 2016 da Wakefield su un campione di 500 top manager (C-level), responsabili di business unit aziendali e decision makers nel settore IT, provenienti da Italia, Australia, Canada, Francia Germania, Giappone, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti.
La multimedialità della comunicazione ha posizionato l’utilizzo degli smartphone al primo posto tra i canali predominanti negli ambienti di lavoro. Già Google aveva rilevato che le ricerche da dispositivi mobili hanno superato quelle da desktop.
Anche l’ambiente di lavoro degli italiani sta subendo mutazioni legate all’evoluzione delle soluzioni tecnologiche. Questo fenomeno viene confermato dalla ricerca* condotta da Avande e Digital4 sul ruolo delle smart technologies all’interno delle aziende. Una tecnologia può essere definita smart quando permette connessioni con uno o più dispositivi, come ad esempio smart TV, smartphone, fino alle smart city, città in cui innovazione e condivisione sono incentivate.
La ricerca ha rilevato che le applicazioni mobile stanno modificando le abitudini dei lavoratori, che vedono nello smart working lo strumento irrinunciabile per una maggiore efficienza nelle attività di business e decision making:
_Nel 92% dei casi è l’email la soluzione predominante nello scambio di dati, seguita dalle piattaforme Cloud nel 44%.
_Lo smartphone, per il 78% degli intervistati, è lo strumento prediletto per il lavoro.
_I computer desktop sono ancora utilizzati nel 74% delle aziende partecipanti.
_Il 45% dei partecipanti alla survey sta pensando di introdurre innovazioni tecnologiche e il 38% delle aziende intervistate pensa che le smart technologies aumenteranno i ricavi già dall’anno successivo all’investimento.
_Solo il 34% dei manager predilige il laptop come device per le proprie attività di business, mentre i responsabili IT ritengono ci sia un margine di crescita intorno ai PC portatili preferendoli ad altri dispositivi.
Dalla ricerca è evidente la necessità di condividere dati con i propri collaboratori facendo delle smart technologies un mezzo fondamentale per garantire ai lavoratori un ambiente di lavoro dinamico ed efficiente.
Tuttavia queste tecnologie non sostituiscono completamente il meeting di persona, che rimane la forma di riunione preferita per il 94% degli intervistati seguito dal 55% che predilige le conference call.
Le aziende italiane stanno sempre più tendendo al digital workplace per affrontare l’evoluzione e stare al passo con i cicli del mercato. Investire in smart technologies si traduce in un miglioramento della customer experience, della soddisfazione dei lavoratori e, di conseguenza, dei ricavi aziendali.
* La ricerca è stata condotta tra dicembre 2015 e gennaio 2016 da Wakefield su un campione di 500 top manager (C-level), responsabili di business unit aziendali e decision makers nel settore IT, provenienti da Italia, Australia, Canada, Francia Germania, Giappone, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti.