L'IoT nell'Industria 4.0
La tecnologia ha invaso i settori più diversi: nella vita di tutti i giorni facciamo riferimento a Google per qualunque dubbio, comandiamo gli elettrodomestici tramite mobile app e riceviamo informazioni dalle nostre automobili connesse ad internet mentre guidiamo. Anche nel mondo dell’industria ci si sta sempre più spingendo verso un utilizzo della tecnologia con l’obiettivo primario di ottimizzare la produzione e quindi ridurre gli sprechi. L’insieme dei processi che determinano una connessione tra produzione manifatturiera e dati è l’Industrial 4.0. Queste tecnologie, mediante l’interconnessione di macchinari e impianti, del personale e degli ambienti di produzione interni o esterni alle fabbriche, metteranno a disposizione una serie di dati che possono essere utilizzati per ottenere una serie vantaggi, prima impraticabili. A partire, ad esempio, da un aumento dell’efficienza nei processi produttivi e per aprire la strada allo sviluppo di nuovi vantaggi competitivo, ad esempio in termini di time to market e di costi di produzione.La tecnologia che rende possibile queste connessioni è l’Internet of Things, cioè l’insieme degli oggetti che comunicano tra loro tramite reti.Con l’aumento delle opportunità, però, aumentano anche la complessità e i volumi di dati.
I recenti dati forniti dall’Osservatorio Industria 4.0 della School of Management del Politecnico di Milano valutano il giro d’affari generato nel 2017 dall’Industria 4.0 2,4 miliardi di euro, con un incremento del 30% rispetto al precedente anno, mentre a livello mondiale gli analisti di Markets&Markets danno stime di 152,31 miliardi di dollari entro il 2022. Il mercato italiano, seppur in crescita, registra un giro d’affari che supera di poco il miliardo di euro.Lo sviluppo di un processo per trasformare i dati in informazioni fruibili è una parte fondamentale del successo di IoT e Big Data. Le aziende devono pensare alla qualità dei dati che stanno inserendo e progettare i loro sistemi per ottimizzare questo processo. Con il continuo aumento di dispositivi connessi, le organizzazioni avranno maggiori opportunità di utilizzarli per raccogliere dati utili e pertinenti in grado di migliorare i loro processi per iniziare davvero a trasformarsi.
La tecnologia ha invaso i settori più diversi: nella vita di tutti i giorni facciamo riferimento a Google per qualunque dubbio, comandiamo gli elettrodomestici tramite mobile app e riceviamo informazioni dalle nostre automobili connesse ad internet mentre guidiamo. Anche nel mondo dell’industria ci si sta sempre più spingendo verso un utilizzo della tecnologia con l’obiettivo primario di ottimizzare la produzione e quindi ridurre gli sprechi. L’insieme dei processi che determinano una connessione tra produzione manifatturiera e dati è l’Industrial 4.0.
Queste tecnologie, mediante l’interconnessione di macchinari e impianti, del personale e degli ambienti di produzione interni o esterni alle fabbriche, metteranno a disposizione una serie di dati che possono essere utilizzati per ottenere una serie vantaggi, prima impraticabili. A partire, ad esempio, da un aumento dell’efficienza nei processi produttivi e per aprire la strada allo sviluppo di nuovi vantaggi competitivo, ad esempio in termini di time to market e di costi di produzione.
La tecnologia che rende possibile queste connessioni è l’Internet of Things, cioè l’insieme degli oggetti che comunicano tra loro tramite reti.
Con l’aumento delle opportunità, però, aumentano anche la complessità e i volumi di dati.
I recenti dati forniti dall’Osservatorio Industria 4.0 della School of Management del Politecnico di Milano valutano il giro d’affari generato nel 2017 dall’Industria 4.0 2,4 miliardi di euro, con un incremento del 30% rispetto al precedente anno, mentre a livello mondiale gli analisti di Markets&Markets danno stime di 152,31 miliardi di dollari entro il 2022. Il mercato italiano, seppur in crescita, registra un giro d’affari che supera di poco il miliardo di euro.
Lo sviluppo di un processo per trasformare i dati in informazioni fruibili è una parte fondamentale del successo di IoT e Big Data. Le aziende devono pensare alla qualità dei dati che stanno inserendo e progettare i loro sistemi per ottimizzare questo processo. Con il continuo aumento di dispositivi connessi, le organizzazioni avranno maggiori opportunità di utilizzarli per raccogliere dati utili e pertinenti in grado di migliorare i loro processi per iniziare davvero a trasformarsi.