Tecnologia NFC: smart objects e IIoT
Nel mondo dell’Internet of Things tutto è connesso e gli oggetti sono smart objects che comunicano dati e informazioni, aiutando l’utente in una gestione più efficace, anche in ambito industriale. Una chiave di questa connessione è l’NFC, tecnologia che si basa sulla “comunicazione in prossimità” – “Near Field Communication”, NFC appunto – in grado di fornire una connettività wireless bidirezionale a corto raggio.I Tag NFC sono dei piccoli chip collegati a un’antenna che ne permette l’interazione con un lettore NFC, come uno smartphone o un tablet. Le dimensioni contenute dei Tag ne consentono l’integrazione in molteplici supporti, nonostante la forma più comune sia quella dello sticker, etichetta adesiva applicabile ovunque.La tecnologia NFC, attivandosi solo attraverso il campo magnetico generato in prossimità di un device lettore di informazioni, fa sì che il Tag non consumi e non necessiti di energia, risultando “dormiente” quando non utilizzato. Questa caratteristica risulta molto vantaggiosa in termini di tempo: l’NFC può funzionare per diversi anni, continuando a condividere dati e informazioni. La memoria è variabile in base al tipo di chip, comprendente sempre un codice univoco (UID, non modificabile) e una parte di memoria riscrivibile.Molteplici sono i possibili utilizzi permessi da questa tecnologia, che vanno dall’identificazione e autenticazione di materiali di consumo per combattere la contraffazione, alla parametrizzazione e diagnosi di macchinari. I Tag NFC offrono infatti vantaggi applicabili a diversi campi, dall’uso quotidiano all’industria, semplificando e migliorando la gestione degli oggetti.Ecco quelli più significativi:Si può avere una lettura immediata dello stato, dell’utilizzo e della diagnostica di un oggetto o di un macchinario;La comunicazione e il flusso di dati e informazioni avvengono attraverso campi magnetici quindi senza l’uso di una batteria dedicata, garantendo un’elevata durata dei Tag;È possibile abbinare velocemente i dispositivi e il collegamento si può avere anche con oggetti che non hanno accesso alla rete;La sicurezza dei dati è maggiore rispetto a una rete aperta, e ulteriormente implementabile con l’inserimento di password, limitando le possibilità di intercettazione dei dati.In relazione al mondo dell’industria, abbiamo già visto come le connessioni stiano cambiando radicalmente il modo di gestire il lavoro, migliorando efficienza e qualità. L’NFC rappresenta una delle soluzioni possibili e sicuramente più interessanti, che conta già applicazioni ingegneristiche come i touch computer Zebra TC75, in grado di far accedere l’utente a informazioni riguardo i macchinari in tempo reale, anche con codici a barre danneggiati o sporchi, migliorando la mobilità sul campo. Ci sono inoltre sensori NFC dinamici come l’AS3956 di ams, utilizzato per applicazioni industriali esposte a condizioni operative difficili, in grado quindi di resistere a temperature estreme (da -40°C a +125°C) o a una durata operativa prolungata per apparecchiature e sensori wireless per infrastrutture come ponti, strade e servizi pubblici.Già utilizzata per tessere, braccialetti, volantini e anche magliette e pettorine, la tecnologia NFC è in grado quindi di sposarsi perfettamente con IoT e anche IIoT, risultando di notevole importanza per la semplicità di applicazione e gestione su qualsiasi dispositivo.
Nel mondo dell’Internet of Things tutto è connesso e gli oggetti sono smart objects che comunicano dati e informazioni, aiutando l’utente in una gestione più efficace, anche in ambito industriale. Una chiave di questa connessione è l’NFC, tecnologia che si basa sulla “comunicazione in prossimità” – “Near Field Communication”, NFC appunto – in grado di fornire una connettività wireless bidirezionale a corto raggio.
I Tag NFC sono dei piccoli chip collegati a un’antenna che ne permette l’interazione con un lettore NFC, come uno smartphone o un tablet. Le dimensioni contenute dei Tag ne consentono l’integrazione in molteplici supporti, nonostante la forma più comune sia quella dello sticker, etichetta adesiva applicabile ovunque.
La tecnologia NFC, attivandosi solo attraverso il campo magnetico generato in prossimità di un device lettore di informazioni, fa sì che il Tag non consumi e non necessiti di energia, risultando “dormiente” quando non utilizzato. Questa caratteristica risulta molto vantaggiosa in termini di tempo: l’NFC può funzionare per diversi anni, continuando a condividere dati e informazioni. La memoria è variabile in base al tipo di chip, comprendente sempre un codice univoco (UID, non modificabile) e una parte di memoria riscrivibile.
Molteplici sono i possibili utilizzi permessi da questa tecnologia, che vanno dall’identificazione e autenticazione di materiali di consumo per combattere la contraffazione, alla parametrizzazione e diagnosi di macchinari. I Tag NFC offrono infatti vantaggi applicabili a diversi campi, dall’uso quotidiano all’industria, semplificando e migliorando la gestione degli oggetti.
Ecco quelli più significativi:
- Si può avere una lettura immediata dello stato, dell’utilizzo e della diagnostica di un oggetto o di un macchinario;
- La comunicazione e il flusso di dati e informazioni avvengono attraverso campi magnetici quindi senza l’uso di una batteria dedicata, garantendo un’elevata durata dei Tag;
- È possibile abbinare velocemente i dispositivi e il collegamento si può avere anche con oggetti che non hanno accesso alla rete;
- La sicurezza dei dati è maggiore rispetto a una rete aperta, e ulteriormente implementabile con l’inserimento di password, limitando le possibilità di intercettazione dei dati.
In relazione al mondo dell’industria, abbiamo già visto come le connessioni stiano cambiando radicalmente il modo di gestire il lavoro, migliorando efficienza e qualità. L’NFC rappresenta una delle soluzioni possibili e sicuramente più interessanti, che conta già applicazioni ingegneristiche come i touch computer Zebra TC75, in grado di far accedere l’utente a informazioni riguardo i macchinari in tempo reale, anche con codici a barre danneggiati o sporchi, migliorando la mobilità sul campo. Ci sono inoltre sensori NFC dinamici come l’AS3956 di ams, utilizzato per applicazioni industriali esposte a condizioni operative difficili, in grado quindi di resistere a temperature estreme (da -40°C a +125°C) o a una durata operativa prolungata per apparecchiature e sensori wireless per infrastrutture come ponti, strade e servizi pubblici.
Già utilizzata per tessere, braccialetti, volantini e anche magliette e pettorine, la tecnologia NFC è in grado quindi di sposarsi perfettamente con IoT e anche IIoT, risultando di notevole importanza per la semplicità di applicazione e gestione su qualsiasi dispositivo.