Web usability in technicolor
Quando si parla di siti web l’usabilità è una componente fondamentale.
Di web usability la lettura del colore è il primo passo per rendere il proprio sito accattivante, efficace e facilmente fruibile.Tutto comincia con la percezione del colore e cioè le tonalità visibili al variare della luminosità delle diverse aree geografiche. Ad esempio, nella fascia più vicina all’Equatore i contrasti sono meno definiti, mente nelle regioni più a nord la visione è più affinata. Oltre all’area geografica entrano in campo anche fattori fisiologici: all’aumentare dell’età, la pigmentazione gialla viene percepita sempre meno. La percezione, tuttavia, non è tutto. È fondamentale anche il fattore culturale da cui nasce il termine culturability. L’idea è che l’usabilità sia correlata anche alla vicinanza con la propria cultura, poiché ci sentiamo maggiormente attratti da ciò che ci è familiare.Paul Herbert, graphic designer ha esaminato i colori dei siti web più popolari del mondo e ha ricavato che sono le sfumature del blu le tonalità più utilizzate. I web designer sarebbero più propensi ad utilizzare questo colore proprio per i motivi citati in precedenza. Il blu, insieme all’arancio, il nero e il grigio, è uno dei colori più visibili nella maggior parte delle condizioni di luminosità. Mark Zuckerberg, nel decidere il colore di Facebook ha immediatamente scartato il verde e il rosso per via del suo lieve daltonismo che non gli permetteva di avere una visione ottimale delle tonalità in mancanza di determinate luci. Azzurro è Twitter, più scuro è Linkedin, così come Tumblr, blu è il sito della Casa Bianca ecc.Tantissimi nostri lavori prediligono queste tonalità, unite a studi di usabilità specifici per ogni esigenza, dai siti web alle mobile app, dalle sales app alle web app. La tecnologia user friendly passa anche da qui.
Quando si parla di siti web l’usabilità è una componente fondamentale.
Di web usability la lettura del colore è il primo passo per rendere il proprio sito accattivante, efficace e facilmente fruibile.
Tutto comincia con la percezione del colore e cioè le tonalità visibili al variare della luminosità delle diverse aree geografiche. Ad esempio, nella fascia più vicina all’Equatore i contrasti sono meno definiti, mente nelle regioni più a nord la visione è più affinata. Oltre all’area geografica entrano in campo anche fattori fisiologici: all’aumentare dell’età, la pigmentazione gialla viene percepita sempre meno. La percezione, tuttavia, non è tutto. È fondamentale anche il fattore culturale da cui nasce il termine culturability. L’idea è che l’usabilità sia correlata anche alla vicinanza con la propria cultura, poiché ci sentiamo maggiormente attratti da ciò che ci è familiare.
Paul Herbert, graphic designer ha esaminato i colori dei siti web più popolari del mondo e ha ricavato che sono le sfumature del blu le tonalità più utilizzate. I web designer sarebbero più propensi ad utilizzare questo colore proprio per i motivi citati in precedenza. Il blu, insieme all’arancio, il nero e il grigio, è uno dei colori più visibili nella maggior parte delle condizioni di luminosità. Mark Zuckerberg, nel decidere il colore di Facebook ha immediatamente scartato il verde e il rosso per via del suo lieve daltonismo che non gli permetteva di avere una visione ottimale delle tonalità in mancanza di determinate luci. Azzurro è Twitter, più scuro è Linkedin, così come Tumblr, blu è il sito della Casa Bianca ecc.
Tantissimi nostri lavori prediligono queste tonalità, unite a studi di usabilità specifici per ogni esigenza, dai siti web alle mobile app, dalle sales app alle web app. La tecnologia user friendly passa anche da qui.